Sul palco della 446^ Fiera di Sant’Agostino - nell’incontro con Massimo Carraro, che ha coinvolto le varie categorie economiche - l’Associazione delle piccole e medie imprese rilancia con forza l’idea di estendere i benefici della zona speciale ai comuni della “Pianura padovana”. Il vicepresidente Franco Pasqualetti: «Perché Umbria e Marche sì e qui no? È la soluzione per rilanciare la competitività del territorio».
Confapi Padova rilancia con forza la proposta di estendere la Zona Logistica Semplificata (ZLS) ai Comuni dell’area di Padova Sud, forte del consenso raccolto sul territorio e di un quadro nazionale che apre nuove prospettive. Nei giorni scorsi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha infatti annunciato l’intenzione di estendere l’analoga Zona Economica Speciale, presente nel Mezzogiorno, anche a Umbria e Marche: un segnale politico che trasforma un’ipotesi in uno scenario concreto e che, secondo Confapi, deve ora includere anche un’area come quella comunemente indicata come “Bassa Padovana”, dotata di numeri e potenzialità riconosciute. L’Associazione delle piccole e medie imprese lo ha fatto attraverso l’intervento del vicepresidente Franco Pasqualetti, sul palco della Fiera di Sant’Agostino di Conselve nell’incontro “Il mondo in movimento: una bussola per gli scenari macroeconomici e geopolitici in tempesta”, che ha coinvolto le categorie economiche, a confronto con il presidente e amministratore delegato di Morellato Group Massimo Carraro.
«Le parole della premier Meloni», ha sottolineato Pasqualetti nel corso dell’evento, «dimostrano che il Governo considera strategico l’allargamento della ZLS. Se guardiamo a Umbria e Marche, territori sicuramente meritevoli di attenzione, allora non c’è ragione di non includere anche Padova Sud, che, con le sue imprese, può diventare un vero traino per il Veneto. Parliamo di un tessuto produttivo che conta oltre duemila imprese attive, capace di generare più di dieci miliardi di fatturato complessivo, con performance che hanno superato i tre miliardi di euro solo nelle cento aziende Best Performer del territorio. Un territorio che, però, deve confrontarsi con carenze infrastrutturali che ne frenano lo sviluppo. I numeri che non lasciano spazio a dubbi: Padova Sud è pronta, ha la forza imprenditoriale e la solidità necessarie per cogliere questa opportunità: le aziende dell’area potrebbero trarre giovamento da semplificazione amministrativa, incentivi fiscali e istituzione di zone franche doganali per le attività di import-export, facendo da traino anche per l’area polesana».
Pasqualetti aggiunge: «Non chiediamo scorciatoie o privilegi. Quello che le nostre imprese domandano è chiarezza, meno burocrazia e strumenti fiscali che permettano di investire e competere. L’estensione della ZLS sarebbe un segnale forte, capace di dare impulso a settori chiave come la meccanica, l’agroalimentare, la logistica, il tessile e il metalmeccanico, comparti che già oggi guardano ai mercati internazionali». Inoltre, il consenso che questa proposta ha raccolto da parte della consigliera regionale Elisa Venturini e di sindaci come Umberto Perilli di Conselve e Gian Paolo Lovato di Montagnana dimostra che il territorio di quella che Giorgia Bedin, sindaca di Monselice, ha proposto di chiamare “Pianura Padovana”, è compatto. «Siamo davanti a un’occasione irripetibile: o la cogliamo adesso, oppure rischiamo di perderla per sempre».
Il dibattito sulla ZLS, nato nel corso di un precedente incontro alla Fiera di Sant’Agostino di Conselve, aveva già mostrato la disponibilità degli amministratori locali a fare squadra. Venturini aveva parlato di un’opportunità per collegare la solidità imprenditoriale del Padovano con il tessuto polesano, mentre Perilli aveva evidenziato come un progetto condiviso tra Comuni possa dare nuovo slancio al tessuto economico. Lovato aveva invece ricordato la necessità di alleggerire i lacci burocratici e di potenziare le infrastrutture, a partire dalla SR10 Padana Inferiore. A questo quadro si aggiungono le considerazioni del vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo, Gian Michele Gambato, che nei giorni scorsi ha sottolineato le difficoltà riscontrate nell’attivazione della ZLS.
Confapi Padova rilancia però con determinazione: «Questa non è più una suggestione», conclude Pasqualetti facendo sentire la voce di Confapi Padova, che sarà presente alla Fiera di Sant’Agostino per tutti i giorni della sua durata, fino a domenica 7 settembre, «ma una possibilità reale che può cambiare il destino di un intero territorio. Confapi continuerà a lavorare con imprese, sindaci e istituzioni per trasformare questa visione in un risultato concreto. Se l’allargamento è previsto per Umbria e Marche, non si può non guardare al nostro territorio. È tempo di agire, con coraggio e responsabilità».