Confapi, lotta al Covid con l’ecografo portatile

Confapi, lotta al Covid con l’ecografo portatile

Consegnato al dottor Montecorboli lo strumento medico donato dagli imprenditori per i presidi sanitari della Valnure.

Un ecografo portatile è stato donato da Confapi Industria Piacenza al dottor Umberto Montecorboli, medico di medicina generale a San Giorgio - San Polo, e medico di medicina di rete che presta servizio alla Casa della salute di Podenzano. L’iniziativa è stata in particolare di Piero Soresi di Soresi srl di San Giorgio, Carlo Alberto Archilli di Intesa srl di Calendasco, Labormark e Provide Solution di Piacenza, e Gianluca Poggioli di Cad Disegni-Cad Engineering di Piacenza, tutte aderenti a Confapi Industria Piacenza. Aziende che, conosciuto il percorso del dottor Montecorboli e la sua formazione recente per l’ecografia polmonare, hanno deciso di fare un gesto concreto a favore della sua attività e quindi dei pazienti.

L’intera Confapi Industria Piacenza ha subito sposato l’iniziativa, come ha fatto in diverse altre occasioni, aggiungendo alla donazione delle aziende un ulteriore contributo economico e accelerando l’arrivo dello strumento dalla General Electric negli Stati Uniti.

Lo strumento sarà di grande utilità per la gestione di tante patologie, Covid compreso.

«Il merito è dei nostri imprenditori associati – informa il direttore di Confapi Industria Piacenza, Andrea Paparo – e a noi ha fatto piacere dare la nostra parte».

Giovedì l’ecografo, un palmare con sonde che può fare ecografie a gran parte degli organi per una diagnosi di primo livello, è stato consegnato nelle mani del medico nella sede di Confapi Industria Piacenza.

«L’idea è nata dall’esperienza del dottor Montecorboli – riferisce Archilli – e dalla necessità espressa di un ecografo alla Casa della salute di Podenzano (che sarà fornito dall’Ausl di Piacenza) e alla formazione che ha seguito per utilizzarlo», necessità che hanno mosso questi imprenditori, i quali ancora prima sono cittadini ed alcuni anche pazienti di Montecorboli.

«Uno strumento che gli consentirà di essere ancora di più sul territorio, come ha già fatto durante il lockdown, e diagnosticare precocemente casi di polmonite da Covid, che è la strategia vincente in questo momento», osserva Soresi. «Un gesto insolito che mi ha lasciato completamente sorpreso e commosso – commenta Montecorboli –perché è la più grande espressione di stima che si possa ricevere, più di attestati o riconoscimenti, è un gesto d’amore».