Il Presidente, Cristian Camisa ha preso parte a Parigi al workshop “Challenges Facing SMEs in the New Geopolitical Context - Le sfide che affrontano le PMI nel nuovo contesto geopolitico” organizzato da INSME, la Rete Internazionale per le Piccole e Medie Imprese, e da BVMW la Confederazione della piccola e media industria tedesca, presso la sede dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e Sviluppo Economico. Al centro dell’incontro le nuove dinamiche politico economiche e il loro impatto sulle Pmi tra difficoltà, ostacoli da superare e possibili opportunità da sfruttare.
Ai lavori, aperti da Sergio Arzeni, Presidente di INSME, sono intervenuti tra gli altri Christoph Ahlhaus, Ceo di BVMW e Hanni Rosenbaum, Direttore Esecutivo del gruppo di rappresentanza delle imprese presso l’OCSE.
Nel suo intervento, Camisa ha portato la voce della piccola e media industria privata italiana nel dibattito internazionale, evidenziando come “le Pmi industriali siano oggi al centro delle sfide legate alla transizione verde e digitale, all’accesso al credito e alla resilienza delle catene di fornitura”.
Le richieste sono chiare e concrete. Il Presidente Camisa ha specificato: ”È necessario raggiungere la sovranità energetica Europea, co-investendo in una rete energetica paneuropea (infrastrutture, reti e sistemi di stoccaggio). Riportare in Europa le catene di approvvigionamento strategiche, garantendo condizioni fiscali e burocratiche più competitive rispetto all’IRA americano. Sospendere le politiche green quali green deal e CBAM per le PMI: in un momento di stagnazione dell’economia italiana e europea le aziende non possono permettersi costi aggiuntivi che minano la loro competitività”.
Camisa ha poi ribadito l’importanza di intraprendere “un’azione comune per trattenere i talenti che sono la vera ricchezza delle nostre aziende e ha ricordato che in Italia l’8% dei neolaureati va all’estero”.
Infine sulle politiche Ue ha affermato: "Le nuove direttive europee devono tenere conto della dimensione delle imprese: non possono esserci le stesse direttive per le grandi industrie e per le piccole e medie imprese, e ogni direttiva dovrebbe essere accompagnata dall’indicazione dell’impatto che provocherà sulla competitività del mondo delle Pmi industriali."
“È fondamentale - ha concluso - un riconoscimento significativo per il ruolo cruciale delle Pmi italiane all’interno del dibattito economico internazionale e un passo avanti per rendere l’Europa più forte e competitiva”.