Mancata applicazione del nuovo Prezzario regionale per le opere pubbliche

Mancata applicazione del nuovo Prezzario regionale per le opere pubbliche

Dottorini (Confapi Matera): alcune stazioni appaltanti stanno vanificando il lavoro del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità

Con una nota inviata alle stazioni appaltanti del territorio e, per conoscenza, al Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata, il Direttore Generale di Confapi Matera, Cosimo Dottorini, ha segnalato la mancata applicazione del Prezzario regionale per le opere pubbliche del 2025 da parte di alcuni enti appaltanti.

Infatti, grazie al lavoro del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità, e dietro lo stimolo costante delle Associazioni di categoria, il 30 aprile scorso è entrato in vigore il Prezzario regionale edizione 2025. Il nuovo Listino fornisce alle stazioni appaltanti uno strumento utile per redigere i progetti dei lavori pubblici con prezzi aggiornati alle mutate condizioni di mercato e, nel contempo, dà alle imprese del settore delle costruzioni la possibilità di contare su prezzi maggiormente remunerativi per concorrere alle procedure di gara d’appalto.

“Tuttavia - evidenzia il Direttore di Confapi Matera nella nota inviata anche all’Assessore Pasquale Pepe e al Direttore Generale Antonio Altomonte - nonostante l’entrata in vigore del nuovo Prezzario, ci giungono segnalazioni per cui alcune stazioni appaltanti continuano a bandire gare sulla base del Listino del 2024, vanificando il lavoro fin qui svolto”.

“A nostro parere anche per i progetti approvati prima dell’entrata in vigore del Prezzario 2025, i prezzi andrebbero attualizzati. Infatti, la norma del Codice dei contratti pubblici che prevede l’ultrattività del vecchio Prezzario fino al 30 giugno dell’anno successivo per i progetti approvati entro tale data, trova applicazione solo nel caso in cui non sia nel frattempo intervenuto il nuovo Listino. Non si spiegherebbe, del resto, a che cosa è servito approvare il Prezzario 2025 se poi la sua applicazione viene rimandata per gare i cui progetti saranno presumibilmente approvati l’anno prossimo, innescando così una spirale perversa per cui non potremo mai disporre di un listino aggiornato”.

“Chi ne paga le conseguenze, ovviamente, sono le imprese, che non possono contare su prezzi remunerativi. Ma anche gli enti appaltanti dovrebbero essere consapevoli dei rischi che corrono in termini di buona esecuzione e qualità delle opere, di riduzione dei concorrenti per le gare e di aumento dei rischi di contenzioso”.

Per questo motivo il Direttore Dottorini invita le stazioni appaltanti che non l’avessero fatto, ad appaltare le opere utilizzando l’edizione 2025 del Prezzario regionale, se del caso attualizzando i prezzi previsti nei progetti già approvati. Nel caso di gare già bandite si chiede di rivedere l’analisi dei costi effettuata o quanto meno di applicare il Prezzario regionale di riferimento con il conseguente differimento dei termini di gara. Per le prossime gare, infine, sarebbe opportuno operare una revisione dei prezzi prima della pubblicazione dei bandi.

“Solo qualche mese fa – conclude il Direttore di Confapi Matera – ringraziavamo l’Assessore Pepe, il Direttore Altomonte e lo staff dipartimentale per il lavoro svolto e anche per il via libera al finanziamento di 150 milioni di euro per la viabilità provinciale e comunale. Oggi scopriamo che alcuni di questi lavori vengono appaltati nel 2025 col Prezzario 2024 e gli altri andranno in gara