COME INCROCIARE DOMANDA E OFFERTA? ATTIVATO UN SERVIZIO CON LE AGENZIE PER IL LAVORO

COME INCROCIARE DOMANDA E OFFERTA? ATTIVATO UN SERVIZIO CON LE AGENZIE PER IL LAVORO

La vicedirettrice Marika Lusardi: «Ogni settimana proponiamo i migliori profili disponibili e ci poniamo da intermediari»

Tre aziende su quattro fanno fatica a trovare personale. Perché? E soprattutto come far incrociare domanda e offerta? Confapi Industria Piacenza ha attivato un servizio ad hoc in collaborazione con le Agenzie per il lavoro associate Gi Group, Humangest, Kelly Services, Life In, Maw Man At Work e Synergie.

“A cadenza settimanale trasmettiamo alle aziende associate l’elenco dei migliori profili disponibili di ciascuna agenzia e ci poniamo da intermediari tra le aziende e le agenzie per le specifiche richieste di personale – spiega la vicedirettrice Marika Lusardi – la medesima richiesta viene trasmessa a tutte le agenzie coinvolte nel progetto con le quali abbiamo siglato una specifica convenzione in ambito HR dedicata al servizio di ricerca e selezione con tariffe riservate alle aziende associate”.

 

Il servizio è attivo da aprile e finora sono tante le imprese che si sono rivolte a Confapi “anche perché – sottolinea Lusardi – grazie a questo servizio la ricerca viene automaticamente attivata da tutte le agenzie aderenti al progetto e pertanto aumentano le possibilità di trovare il profilo idoneo”. Del resto il tema delle risorse umane è fondamentale per la vita delle aziende: eppure, nonostante le assunzioni siano in crescita, resta il grande problema del mancato incrocio tra domanda e offerta di lavoro.

 

“Anche per il secondo trimestre del 2023 rileviamo che le prospettive occupazionali sono in aumento. Eppure, tre aziende su quattro sottolineano la difficoltà a reperire personale. Ci siamo chiesti il motivo – spiega la vicedirettrice di Confapi Industria Piacenza – la motivazione principale, dichiarata dalle stesse imprese, sta nella mancanza di candidati o in candidati che non presentano le competenze necessarie.

 

Il fatto è che ci troviamo di fronte ad un paradosso: le imprese non trovano lavoratori e il tasso di disoccupazione complessivo provinciale è cresciuto di quasi un punto percentuale dal 2019 al 2022. Senza dubbio sono diversi gli indicatori da considerare per meglio comprendere le dinamiche del territorio: il 2022 contava 189,5 ultra sessantacinquenni a fronte di 100 quattordicenni e un alto indice di dipendenza strutturale, ossia per 100 persone che lavorano ce ne sono 57,7 a carico. Di fatto la popolazione in età lavorativa è anziana. Poi però c’è anche un problema culturale: siamo un grande Paese manifatturiero, ma non attribuiamo più valore al lavoro degli operai e dei tecnici specializzati. Senza dubbio serve un coordinamento sull’orientamento e le politiche del lavoro a livello locale”.

 

Confapi Industria Piacenza ha cercato dunque nel suo piccolo di fare qualcosa: “Dialoghiamo costantemente con le imprese per poter offrire una formazione attenta alle innovazioni di prodotto e di processo che interessano tutti i settori – conclude Lusardi – e proponiamo corsi per formare personale specializzato a seguito della forte esigenza manifestata dalle aziende stesse, in particolare metalmeccaniche: abbiamo corsi per saldatori, fresatori, tornitori, per operatore meccanico e cablatori”.